Come già indicato in precedenza, l’obiettivo fondamentale della nuova disciplina in materia di rifiuti è quello di assicurare un’elevata protezione dell’ambiente incentivando controlli più efficaci.
A tal fine, il Decreto disciplina tutte le diverse operazioni ed attività connesse con la gestione dei rifiuti intesa nel suo complesso (raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, gestione presso il produttore prima delle attività sopraelencate e controllo di tutte queste operazioni, delle discariche e degli impianti di smaltimento dopo la chiusura); difatti, il decreto stabilisce che:
- La gestione dei rifiuti deve essere effettuata conformemente ai principi di precauzione, prevenzione, proporzionalità, responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nel rispetto dei principi dell’ordinamento nazionale e comunitario
- I rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente
- Ridurre la quantità e la pericolosità della produzione di rifiuti
- Ridurre il flusso dei rifiuti destinati allo smaltimento ed eliminare progressivamente il ricorso alla discarica dando priorità al riciclo, al reimpiego ed al riutilizzo dei rifiuti
Pertanto, al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi sopra riportati, è necessario che i rifiuti siano correttamente smaltiti e riciclati e per far ciò è indispensabile che gli stessi vengano mantenuti divisi a seconda del tipo di materiale di cui sono costituiti (raccolta differenziata); infatti, solo in tal modo, i materiali recuperati potranno essere usati per produrre nuovi oggetti uguali allo scarto (come nel caso della carta o del vetro) o usati per produrre nuovi prodotti (come nel caso del legno o dei tessuti).
La raccolta differenziata può avvenire attuando due diverse modalità:
Raccolta stradale
I singoli utenti dovranno collocare le differenti tipologie di rifiuti in contenitori (cassonetti o campane), distinti a seconda del rifiuto che andranno a contenere (es. cassonetto giallo per la carta e cassonetto blu per la plastica).
Raccolta domiciliare "porta a porta"
I singoli utenti vengono dotati di appositi contenitori (piccole pattumiere o buste di diverso colore) nei quali dovranno inserire, distintamente a seconda della tipologia, i rifiuti (es. busta bianca per la carta e busta blu per la plastica). Al sistema "porta a porta" è legata, dunque, la necessità di impegnare gli utenti a tenere in casa i propri rifiuti fino al momento prestabilito per l’esposizione, imponendo di esporre i sacchi solo nei giorni e negli orari prefissati