In merito al “Rinnovo richiesta di revoca nei confronti del sig. Antelli Giovanni dell'incarico di componente del Consiglio di amministrazione della Poliservice spa, quale rappresentante dell’Unione di Comuni “Città – Territorio Val Vibrata” a firma del consigliere dell’Unione di Comuni Gabriele Di Bonaventura il sottoscritto Giovanni Antelli, comunica quanto segue.
Il mandato conferitomi ha come scopo esclusivo la corretta conduzione del servizio di gestione rifiuti affidato alla Poliservice Spa oltre alla corretta gestione finanziaria della stessa la cui salute economica e gestionale durante il mandato dello scrivente è attestato dai documenti contabili che rilevano il conseguimento di utili esercizio.
Non certo il mandato ricevuto è quello di usare la società come strumento a fini politici, come richiesto dal Sig. Di Buonaventura”, gestioni politiche che hanno portato le società pubbliche o a maggioranza pubblica al fallimento economico delle stesse determinando un levato costo finanziario per i cittadini.
L’azione intrapresa nei confronti dell’Unione di Comuni muove proprio da tali presupposti di tutela della società e dei cittadini vibratiani, ed è espresso obbligo dei membri e del Presidente del Consiglio di Amministrazione tutelarne le ragioni economiche e finanziarie anche dell’Unione stessa in quanto socia della Poliservice.
In tal senso mi sarei aspettato un elogio per non aver creato un danno alle casse sociali di circa 700 mila euro per servizi resi e richiesti dall’Unione che in caso di mancata attivazione del recupero coattivo sarebbe risultato sicuramente fuorviero di gravi inadempimenti di legge.
Mentre il Sig. Di Bonaventura fa politica, essendo questo il suo mandato, il mio è di altra natura, sia come Presidente sia come membro designato dell’Unione dei Comuni, guardando solo ed esclusivamente alla tutela dell’azienda e dei soci. Il mancato pagamento di 700mila euro oggetto di decreto ingiuntivo (ben possono l’Unione e la Poliservice procedere all’arbitrato che nulla toglie alla pretesa del credito vantato) è frutto di precedenti gestioni, oggi ereditate verso i quali ho il dovere di agire.
Tutto quanto sostenuto dal Sig. Di Bonaventura è solo “aria fritta” che non poggia sul nulla. Sono solo illazioni che gettano ombre di discredito verso la mia persona e la mia etica professionale a tutela delle quali valuterò nelle sedi opportuno le azioni da intraprendere.
Il mio mandato, al contrario di come dichiarato dal Sig. Di Bonaventura, viene svolto in stretto contatto con il Presidente, con la Giunta dell’Unione, e con gli Assessori delegati, con tutti i Sindaci del Comuni aderenti e con tutti gli Assessori comunali delegati.